i PROVERBI
Chi vòl imparèr quel al vaga dal piò vèc
Chi vuole imparare qualcosa vada dal più vecchio
Tipico proverbio rurale, contadino, in cui l’esperienza nel fare qualsiasi lavoro era la prima dote che ognuno si portava dietro ovunque andava per sempre. Solitamente però, chi sapeva un mestiere era restio ad insegnarlo ai più giovani, classico l’esempio del calzolaio che faceva cadere il martello sui piedi se qualcuno si avvicinava troppo per vedere.
Fidèrs l’é bàin an’s’ fidèr l’é méi
Fidarsi è bene non fidarsi è meglio
Un tempo, se vogliamo non troppo lontano, era di uso comune la stretta di mano come firma per qualsiasi impegno (acquisto, vendita, affitto ecc.) e probabilmente anche allora non tutti erano degni di questo comportamento, ma venivano direttamente accantonati dalla comunità stessa per essere una persona poco raccomandabile e non affidabile.
L’é méi un ov incù che una galéina dmaìn
E’ meglio un uovo oggi che una gallina domani
Nel mondo contadino la consapevolezza di dover accontentarsi era un modo diffuso do pensare per riuscire a sbarcare il lunario. Infatti molto spesso a causa di annate agrarie negative bisognava portare a casa almeno quello che permetteva alla famiglia di mangiare viste le ristrettezze del tempo.
An dir brisa gat, s’al n’é int’al sach
Non dire gatto se non è nel sacco
A volte si da già per scontato un qualcosa che deve ancora avvenire e molto spesso gli eventi si susseguono in modo casuale senza andare nella direzione voluta senza far capitare ciò che si vuole veramente.
L’Agoccia e la Pzola i mantéignen la famjola
L’Ago e la pezzuola mantengono la famigliola
Un vecchio detto estremamente ritornato di moda ai tempi attuali. In periodi di ristrettezze economiche si cercava di rammendare i pochi vestiti per non doverne acquistare di nuovi proprio come il calo dei consumi ai giorni nostri. Ricordiamoci però che quei periodi non hanno niente a che vedere con oggi, allora era veramente dura non c’erano i beni primari.